FSL (Formazione Scuola Lavoro ex PCTO)

FSL

La legge107 del 2015 ha introdotto nell'ordinamento scolastico italiano l'obbligatorietà, in tutte le scuole del secondo ciclo, dell'Alternanza Scuola Lavoro come metodologia didattica volta ad "incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento".

A partire dall’anno scolastico 2018-19, l’Alternanza Scuola-Lavoro ha assunto la denominazione di "Percorsi per le Competenze trasversali e per l'orientamento" e a tali percorsi si è assegnato il ruolo di condurre lo studente ad acquisire una crescente consapevolezza in merito alla sua vocazione personale, per orientarlo nella scelta universitaria e nella professione che vorrà svolgere nel suo futuro.

Nell’anno scolastico 2025-26, con il decreto-legge n.127 del 9 settembre 2025, i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento hanno assunto il nuovo nome di Formazione Scuola Lavoro. In tal modo, si è inteso valorizzare il legame tra la scuola e il mondo del lavoro. A livello normativo, tuttavia, sono rimasti invariati obblighi, contenuti e finalità.

Il provvedimento infatti chiarisce esplicitamente che rimangono fermi tutti gli obblighi di attivazione, i contenuti formativi, gli obiettivi generali e le finalità educative previsti dalla normativa vigente. La riforma non tocca dunque la sostanza pedagogica dei percorsi, che continuano a rappresentare uno strumento privilegiato per l’acquisizione di competenze trasversali e per l’orientamento degli studenti verso scelte consapevoli per il futuro. L’intervento si inserisce nel più ampio processo di riforma dell’esame di maturità, assumendo un ruolo centrale nel riconoscimento e nella valorizzazione di tutte le esperienze formative maturate durante il percorso scolastico. La nuova denominazione riafferma l’idea di un’esperienza formativa integrata che coniuga apprendimento teorico e dimensione operativa.

I percorsi didattico-formativi a capo nella FSL progettati, attuati e valutati dalla Scuola in collaborazione con le imprese non solo hanno una grande valenza orientativa, facilitando così il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, ma costituiscono delle esperienze di apprendimenti plurali dove le conoscenze/competenze acquisite nella scuola trovano concreto sviluppo in altri contesti, per contribuire ad un pieno progresso dello studente nella prospettiva di una società complessa.

Concretamente, i percorsi formativi si realizzano tramite l’avvicendarsi di momenti di studio ed esperienze in ambito lavorativo, con una condivisione degli obiettivi tra scuola e impresa e un orientamento comune verso i bisogni formativi degli studenti. L’azienda ospitante diventa luogo d’apprendimento, un ambiente educativo complementare a quello dell’aula e del laboratorio monitorato da tutor aziendali, che agiscono in sinergia con l’istituzione scolastica.

L’attività di Formazione Scuola-Lavoro, che da una decina d’anni è un’attività curricolare obbligatoria per tutti gli studenti, rimane un punto fermo nel percorso di crescita e costituisce un passaggio chiave della prova orale del nuovo esame di Maturità. Le ore da completare nell’ultimo triennio delle superiori rimangono 150 per gli Istituti tecnici (ore minime da svolgersi nell’arco del triennio)