Le classi quarte visitano il Villaggio operaio Crespi d'Adda e Bergamo Alta

Le classi quarte dell’Istituto Keynes visitano il Villaggio operaio Crespi d’Adda, inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un luogo che merita di essere preservato dal tempo. 

Gli studenti hanno ascoltato la testimonianza degli attuali abitanti del villaggio che hanno raccontato loro la nascita di questa virtuosa realtà industriale: un autentico modello di città ideale dove la vita dei dipendenti, insieme a quella delle loro famiglie, ruotava in un piano di ordine e di armonia attorno alla fabbrica, una “città – giardino” a misura d’uomo, al confine tra il mondo rurale e il mondo industriale. 

Ripercorrere le strade del villaggio è stato come fare un viaggio nel tempo e, grazie a un po’ di fantasia, ancora oggi è possibile immaginare come fosse la vita lì un secolo e mezzo fa, quando tutto scorreva lento come l’Adda. 

Fabbrica e Villaggio furono realizzati tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento dagli industriali cotonieri Crespi. Era l’epoca dei capitani d’industria illuminati, al tempo stesso padroni e filantropi, impegnati a tutelare la vita dei propri operai dentro e fuori la fabbrica. L’idea era quella di dare a tutti una bella casa, una scuola, la bottega del pane, l’ospedale, la chiesa, il cimitero, tutti i servizi utili alle famiglie che si dividevano i compiti: i più piccoli andavano a scuola, i più grandi e gli adulti lavoravano in fabbrica, le donne quando non erano impiegate nella fabbrica operaia lavavano i panni nei due lavatoi del villaggio operaio, acquistavano il pane e si prendevano cura della casa.

Insomma un luogo e un tempo in cui, col nascere dell’industria, si è cercata l’armonia tra l’uomo, la natura e l’industria stessa: un luogo incantevole che ha saputo regalare ai nostri studenti delle belle emozioni. 

Nel pomeriggio il viaggio è proseguito con la visita di Bergamo Alta,  alla scoperta dei suoi bastioni eretti nel XVI secolo, di Piazza Vecchia con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione,  la Torre civica (detta il Campanone), il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai, il duomo di Sant'Alessandro, la cappella Colleoni dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea e infine il battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore.

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Ultima revisione il 13-03-2023