Milano tra arte e memoria: un viaggio nel Novecento

Milano si è trasformata in un palcoscenico di arte e memoria per gli studenti delle classi 5BI, 5CI e 5DI che hanno avuto l'opportunità di visitare il Museo del Novecento, situato nel suggestivo Palazzo dell'Arengario in piazza del Duomo. È bastato poco per immergersi nel vivace fermento culturale della Milano del XX secolo raccontata nelle numerose opere in mostra, allestite secondo un criterio cronologico, con i dipinti d’inizio secolo di Pablo Picasso, Georges Braque, Paul Klee, Vasilij Kandinskij e Amedeo Modigliani. In esposizione anche il Futurismo, rappresentato da un nucleo di opere unico al mondo, con Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Gino Severini, Carlo Carrà, Ardengo Soffici.

Ma il viaggio non si è fermato lì.  Gli studenti hanno proseguito verso il Binario 21, il Memoriale della Shoah che sorge nella zona sottostante il piano dei binari della Stazione Centrale di Milano. Quest’area, originariamente destinata alla movimentazione dei vagoni postali, tra il 1943 e il 1945 divenne il punto di partenza per migliaia di ebrei e oppositori politici, caricati su vagoni merci diretti ad Auschwitz-Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e concentramento o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.

Dopo aver superato l’atrio, gli studenti si sono imbattuti nel lungo muro su cui campeggia la parola INDIFFERENZA, scelta da Liliana Segre – sopravvissuta ai campi di sterminio e oggi Senatrice della Repubblica – per spiegare la ragione per cui la Shoah è stata possibile. Il silenzio commosso dei ragazzi è stato infranto solo dalla voce della guida, che con parole vibranti ha dato corpo alla memoria, narrando gli orrori di quegli anni attraverso l’esperienza di Liliana Segre.

I nostri ragazzi hanno vissuto un’esperienza, un incontro con la Storia nel suo volto più crudele che ha chiamato ciascuno di loro a interrogarsi sulla responsabilità della memoria , perché ricordare non è un esercizio retorico, ma un atto di resistenza contro l’indifferenza, l’unico antidoto contro gli orrori. 

Milano
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