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Il 25/03/2025 si è celebrato il Dantedì, giornata dedicata al Sommo Poeta. Si è scelta questa data perché secondo gli storici è questo il giorno in cui Dante si perse nella Selva oscura e iniziò il suo cammino verso il Paradiso. 
  
Gli alunni del progetto Bibliocult hanno allestito la scuola arricchendola di riferimenti alle varie opere del poeta fiorentino. Numerosi poster di personaggi che compaiono nella Divina Commedia sono stati appesi nei corridoi dell'istituto. 
Nelle classi, invece, sono stati attaccati dei post-it sui quali erano riportate le migliori citazioni a Dante.  
Agli alunni sono state proposte diverse attività a tema dagli insegnanti di lettere e delle lezioni che avevano come argomento la figura del Poeta e il patrimonio culturale che ha lasciato all'umanità.  
Inoltre, nell'istituto è stato affisso un collage di post-it rappresentanti il volto di Dante, ognuno con una parola diversa in modo da formare versi di sua composizione 

“La poesia è un granello di luce che si tiene tra il pollice e l’infinito.” 
(Fabrizio Caramagna) 
Il 21 marzo si celebra la Giornata mondiale della poesia, un’occasione per riconoscere il valore della poesia come forma d’arte universale. Istituita dall’UNESCO nel 1999, questa giornata mira a promuovere la lettura, la scrittura e l’insegnamento della poesia in tutto il mondo, sottolineandone il ruolo fondamentale nella conservazione delle tradizioni orali e nella valorizzazione della diversità linguistica.  
La parola "poesia" deriva dal termine latino "poēsis", che proviene dal greco antico "ποίησις" (poíēsis). Il termine greco significa "creazione" o "produzione" e si riferisce all'atto di creare qualcosa attraverso l'arte della parola. 
In occasione di questa giornata il team Bibliocult ha abbellito lo spazio biblioteca con dei fili di spago sospesi al soffitto sui quali sono state poste delle poesie stampate su fogli colorati. Abbiamo scelto versi di Montale, l’intramontabile Infinito di Leopardi, alcune terzine dantesche del V canto dell’Inferno dantesco, testi poeti contemporanei come Michele Mari e Franco Arminio. 
La poesia è uno strumento potente che permette di esprimere emozioni, idee e riflessioni sulla vita e sulla società: attraverso versi e metafore, poeti come Giacomo Leopardi, Emily Dickinson o Federico García Lorca riescono a dare voce alle emozioni più profonde e più autentiche dell’umanità rappresentando un mezzo di resistenza e cambiamento sociale, capace di sensibilizzare su questioni cruciali quali giustizia, uguaglianza e libertà.  
Bellezza, felicità, gioia, serenità, ma anche tristezza, dolore, delusione, nostalgia e rimpianto, tutto questo è poesia. In un’epoca in cui l’informazione è spesso frammentata e veloce, la poesia ci ricorda l’importanza di fermarsi, ascoltare e sentire, ritrovando così un contatto autentico con noi stessi e con gli altri tramite la scrittura. 
giornata della poesia

Incontro con l’autore Marco Erba 
Il 27 febbraio l'autore Marco Erba è stato invitato, tramite il progetto Bibliocult, nella nostra scuola per parlare con gli studenti di due dei suoi libri più celebri: Il male che hai dentro e Città d'argento.  
Per quanto riguarda il primo la discussione è avvenuta con le classi seconde dell’istituto.  
Il romanzo ha permesso di trattare temi profondi e attuali come il bullismo subito da Cristian; le relazioni tossiche, è il caso di quella tra Eli e Mare; l’omofobia; il disagio giovanile; il rapporto genitori-figli; l’amicizia e la solidarietà, ben evidenti nella copertina che l’autore ha descritto.  
Gli alunni hanno posto numerose domande all’autore, il quale ha saputo coinvolgere i ragazzi con il suo stile unico, alternando momenti di leggerezza a riflessioni profonde. 
Durante l’incontro con la 4BI e la 5BI che riguardava il secondo romanzo sopracitato, gli alunni hanno posto domande sui personaggi più particolari e sui luoghi che l’hanno ispirato.  
Città d’argento racconta la storia di Greta, una ragazza di Milano che scopre le radici bosniache della sua famiglia. L’opera esplora il genocidio di Srebrenica del 1995, uno degli eventi più tragici della storia europea contemporanea e allo stesso tempo così poco sconosciuta.  Greta, attraverso la scoperta della storia della sua famiglia, si confronta con temi come l'odio, la paura e la violenza, ma anche con la speranza e la resilienza. L’autore ha mostrato le foto di questi luoghi e ha raccontato del viaggio che l’ha portato a scrivere questo libro. Anche in questo caso la potente testimonianza di Erba ha permesso una profonda riflessione sulle dinamiche, purtroppo così attuali in questo momento, che possono portare alla guerra e alla distruzione. 
Ringraziamo l’autore per averci regalato una giornata così ricca di spunti e di stimoli, per aver condiviso con noi le sue storie e per averci fatto riflettere su argomenti così importanti, augurandoci di poterlo ospitare nuovamente in futuro. 


Una poesia per San Valentino 

La Biblioteca Isis Keynes indice il concorso “Una poesia per San Valentino” .

Avete mai pensato di comporre una poesia utilizzando i titoli dei libri? O per essere precisi i titoli scritti sul dorso dei libri? Questa è la poesia dorsale che rientra nella cosiddetta poesia “effimera” perché è destinata a svanire in poco tempo giusto il tempo di scattare una foto. Il concorso è rivolto a tutti gli studenti dell’Isis Keynes e consiste nel produrre proprio una poesia di questo genere.

Come realizzarla?

Come prima cosa dovete avere  recarvi nella biblioteca d'istituto, in una libreria, o magari provare l'attività anche a casa vostra o di amici/amiche. 

Scorrete il vostro sguardo sui libri che avete a disposizione e lasciatevi catturare da
un titolo che vi ispiri, senza pensarci troppo. Prendetelo, poggiatelo sul banco o su un qualunque ripiano libero, con il dorso rivolto verso di voi. Avrete così già un verso della vostra poesia dorsale. Man mano scegliete altri titoli che vi attirano, cercando di collegarli con il primo che avete scelto. Quando ne avrete raccolti un certo numero, metteteli uno sull’altro, impilandoli, sempre con il titolo sul dorso ben leggibile davanti a voi, e provate a spostarli fino a quando non verrà fuori una frase poetica in cui i titoli sul dorso dei libri diventano dei versi liberi. Se non siete convinti/e cercate qualche altro titolo che possa abbinarsi (ecco perché è importante che abbiate almeno uno scaffale a disposizione). Ora scattate una foto del vostro lavoro, facendo attenzione che i titoli (versi) siano ben visibili, e rimettete i libri al loro posto.

L'unica traccia del vostro componimento sarà la foto, del resto abbiamo detto che si tratta di una poesia “effimera” e, come ogni cosa bella, dura poco, però noi dobbiamo essere sempre pronti/e a cogliere l'attimo e a fare il pieno di bellezza!

Dopodiché inviate la foto scattata all’indirizzo biblioteca@isiskeynes.it, corredata dal vostro nome, cognome e classe, entro il 14 febbraio.

Ogni partecipante può presentare fino a un massimo di cinque testi poetici.

La giuria composta dal team biblioteca selezionerà la poesia più meritevole e il vincitore avrà in palio dei libri.

La premiazione dei testi selezionati e dei vincitori avverrà entro il 21 febbraio, e gli stessi saranno pubblicati sulla newsletter della biblioteca.

I promotori del Concorso sono sollevati da qualsiasi responsabilità o pretesa di diritti da parte degli Autori. I vincitori e gli autori dei testi selezionati saranno informati della vittoria tramite un’email. 

Libri

Per saperne di più: www.poesiadorsale.it.

Un giorno per non dimenticare

È giusto dedicare del tempo al ricordo delle vittime di una violenza inaudita e ai sopravvissuti che trasmettono la loro cruda e inestimabile testimonianza.

Per questo la biblioteca Keynes ha realizzato un incontro per condividere e approfondire i terribili eventi storici e morali di quegli anni.

Nella giornata del 27 gennaio gli studenti del team hanno letto estratti dei testi di Primo Levi, Ian Thomson, Tadeusz Pankiewicz e alcune pagine del diario di Leone Silotto, prigioniero di guerra nei campi di concentramento. Inoltre, altri professori hanno contribuito con le loro conoscenze e riflessioni sui temi trattati.

Successivamente è stata trasmessa l’intervista del giornalista Pif a Oleg Mandic, l’ultimo bambino ad aver lasciato Auschwitz il 27 gennaio 1945, che ha riportato il suo vissuto e ha raccontato l’impatto che la prigionia ha avuto sulla sua vita successiva.

La sua storia ha provocato in noi studenti forti emozioni che abbiamo poi condiviso attraverso “Il muro della Memoria”, una bacheca virtuale di Padlet, nella quale abbiamo espresso il nostro parere o sensazione riguardante l’argomento.

Vi proponiamo la frase che, a nostro parere, è stata la più incisiva dell’incontro:

L’odio fa male a chi lo prova, non a chi lo riceve.” - Matteo Lauda della 3DI.

Ringraziamo sia gli studenti che i docenti per la collaborazione e l’entusiasmo dimostrato durate questa iniziativa.

Giorno della memoria

concorso san valentino

Allegati

LO SAPEVI CHE (1).pdf

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libri consigliati per la giornata della violenza contro le donne.pdf

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